Cristo, ritorno tanto atteso…
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da essere disatteso!


Sa­re­ste sor­pre­si di sco­pri­re che Cristo, sì CRISTO! ab­bia po­tu­to ri­tor­na­re in con­tat­to con gli uo­mi­ni, pro­prio via In­ter­net?
Eb­be­ne, lo ha fat­to, dopo es­se­re di­sce­so at­tra­ver­so pia­ni in­ter­dimensionali mol­to lon­ta­ni dal no­stro sta­to ter­re­no; ed ha rag­giun­to l'u­ma­ni­tà e­sat­ta­men­te come Gesù a­ve­va pre­det­to mol­to tem­po pri­ma:
"come fulmine che colpisce da EST a OVEST",
al­lu­den­do – e solo ora può ren­der­si ma­ni­fe­sto – pro­prio alla rete del Web.
focus – Venerdì 15 aprile 2022
Lo ha fatto lontano da fanatismi religiosi, dalla fuorviante esal­ta­zio­ne teologica, dai falsi dogmi e scavalcando il monopolio di ste­re­o­ti­pe aspettative, che altro non sono se non insipienti rinvii.
Non vi è alternativa possibile al suo ritorno, dopo la sua unica e­spe­rien­za umana; e chiunque vanti o racconti di esserne l'attuale re­in­car­na­zio­ne dice il falso.
Cristo è disceso fin dal 1998 a sorreggere nel momento di massimo tra­va­glio – che aveva previsto – tutti coloro che sono pronti a ri­ce­ver­lo ed a con­di­vi­der­ne l'AMORE incondizionato, di qualsiasi colore, razza, cultura e cre­den­za essi siano, la cui preghiera parta dal pro­fon­do del cuore e dal­le proprie a­zio­ni, ovverosia dal coraggio di ri­nun­cia­re al proprio egoismo ed e­go­cen­tri­smo.

Egli è già presente a questo punto, perciò non attendere che appaia in posa tra nu­vo­le e rag­gi di sole, poiché Egli è più in alto del sole, ed il suo a­ne­li­to è rag­giun­ge­re, co­mu­ni­ca­re ed interagire con l'anima di ciascun uomo, senza bi­so­gno di dare spettacolo e far leva sulla suggestione.
Se mai dovessi vederlo e udirlo pubblicamente come piacerebbe ai tuoi occhi e o­rec­chi, sappi che si tratterà soltanto di un o­lo­gram­ma, un inganno progettato da tempo con speciali tecnologie, al fine di sostituire la Verità per affermare un potere alieno; più di quanto la stessa Chiesa cat­to­li­ca stia già facendo da due mil­len­ni, esercitando l'arma potente del controllo dello spirito.

Quale altro mezzo avrebbe potuto essere più adeguato ed efficace affinché il [nostro] mondo potesse essere informato ed accogliere un tale messaggio?
E cosa altro avrebbe potuto rappresentare e dettare all'apostolo Giovanni nel suo tempo?

Il net­work si sa, cor­re come un lam­po da un e­stre­mo al­l'al­tro del­la ter­ra; ma …

non si tratterà solo di un mero ri­fe­ri­men­to sim­bo­li­co:
un ri­scon­tro fi­si­co, anzi ge­o­fi­si­co, non po­te­va non sot­to­li­ne­a­re l'e­spres­sio­ne di tan­to po­te­re e­ner­ge­ti­co da det­ta­re la sto­ria sul­la Ter­ra e di tut­ta la Ter­ra.
  1. Un in­con­fon­di­bi­le ful­mi­ne colpì l'a­pi­ce del­la ba­si­li­ca di S. Pie­tro, a Roma [«da Est» 12­/02­/2013] il gior­no del­l'em­ble­ma­ti­ca e sin­go­la­re cir­co­stan­za in cui si è di­mes­so il 111° papa (la vi­sio­ne di S.Ma­lachia vu­o­le che sia il pe­nul­ti­mo - cfr. link sot­to­stan­te: A­po­ca­lis­se) Be­ne­det­to XVI;
     
  2. En­tro meno di un anno un se­con­do ful­mi­ne c­olpirà la pun­ta del dito me­dio del­la sta­tua del Cri­sto, che dal mon­te Cor­covado pro­teg­ge Rio de Ja­ne­i­ro [«a O­vest» 14­/01­/2014], con la mag­gio­re de­li­ca­tez­za tale da non ca­u­sa­re seri dan­ni allo sta­tus di pa­tri­mo­nio mon­dia­le del­l'U­NE­SCO, ma anzi sot­to­li­ne­an­do l'e­ven­to come fos­se con­nes­so al pre­ce­den­te rac­chiu­dendoli in un u­ni­co an­nun­cio.
Del re­sto sarà assai dif­fi­ci­le du­bitarne, dopo aver pre­so atto di due pa­ra­gra­fi se­guen­ti.

Al­cu­ni mal­ce­la­ti so­spet­ti dei me­dia han­no ven­ti­la­to, for­se ac­ca­rez­za­to l'i­po­te­si di un nes­so, trop­po strin­gen­te di per sé per po­ter­lo i­gno­ra­re, ma la sug­ge­stio­ne è pre­sto sva­ni­ta ce­den­do il pas­so alla man­can­za di una ri­spo­sta; ciò che del re­sto è la nor­ma, nel­l'in­for­ma­zio­ne che si nu­tre di se stes­sa. Ep­pu­re la ri­spo­sta e­si­ste­va, ri­ba­di­ta con la sud­det­ta e­spres­sio­ne, nel­l'ul­ti­ma del­le nove Let­te­re det­ta­te da Cri­sto, sin dal 1998, cioè press'a poco 7 anni pri­ma.

In ve­ri­tà, a fu­ga­re ogni dub­bio se ne tro­va trac­cia i­ne­qui­vo­ca­bi­le nel­la sto­ri­ca tar­ga ap­po­sta pro­prio ai pie­di del­la sua sta­tua più fa­mo­sa ed e­splo­ra­ta nel mon­do, an­che se per i più si trat­ta solo di una cu­rio­si­tà che non vie­ne no­ta­ta e cer­ta­men­te col­le­ga­ta alle Scrit­tu­re. E in­ve­ce sta a te­sti­mo­nia­re un e­ven­to sto­ri­co che rap­pre­sen­ta per­fet­ta­mente lo sche­ma di una fu­tu­ra e ben più for­te ma­ni­fe­sta­zio­ne.

Si tratta di quel­la che se ne può de­fi­ni­re l´in­con­fu­ta­bi­le ma­tri­ce di cronaca!!
Lo stes­so in­ven­to­re Gu­gliel­mo Mar­co­ni a­vreb­be do­vu­to at­ti­va­re l´il­lu­mi­na­zio­ne del­la sta­tua del Re­den­to­re a Rio De Ja­ne­i­ro alla sua i­na­u­gu­ra­zio­ne, pi­lo­tan­do i di­spo­si­ti­vi con im­pul­si via ra­dio, lan­cia­ti - guar­dacaso - uf­­fi­­cial­men­te pro­prio dal… Va­ti­ca­no!
È con­cla­ma­to in un mes­sag­gio al mon­do dal pon­te­fi­ce Gio­van­ni Pa­o­lo II, mes­sag­gio che si po­treb­be ci­ta­re come un co­pio­ne di quan­to era pros­si­mo a ma­ni­fe­starsi!
Il pro­ces­so non fun­zio­nò cor­ret­ta­mente… causa il mal­tem­po, ma più pro­ba­bil­men­te per­ché ben al­tro era in pro­gram­ma.
I ri­fe­ri­men­ti ai sa­cri ver­set­ti di Mat­teo 24-27 a tale an­nun­cio di Gesù, si ri­pro­pon­go­no in modo qua­si ‘ca­le­i­do­scopico’ nel­le 24 al­ter­ne tra­du­zio­ni, tut­te e­gual­men­te im­pos­si­bi­litate ad una cor­ret­ta resa de­gli o­ri­gi­na­li, stan­te la pa­le­se im­pro­ba­bi­li­tà di un´in­ter­pre­ta­zio­ne re­a­li­sti­ca del con­te­sto tec­no­lo­gi­co del XXI se­colo.

Ne ven­go­no raf­fron­ta­te 24 tra­du­zio­ni del­la Scrit­tu­ra di Mat­teo 24:27, foto ed il sen­so in­di­scu­ti­bi­le del tut­to, in que­sto ‘mo­ment’ di Twitter; e ne ho ag­gior­na­to i det­ta­gli sa­lien­ti in I­ta­lia­no alla pa­gi­na che ri­spon­de im­man­ca­bil­men­te alla chia­ma­ta in A­po­ca­lis­se 13:18 di Gio­van­ni, se­zio­ne "il ri­tor­no di Cri­sto" il te­sto co­lo­ra­to di ros­so.

Quel det­ta­to che ha po­tu­to re­a­liz­zar­si gra­zie al sup­por­to di una “Re­cor­der” (una 'se­gre­ta­ria' come ella si de­fi­ni­va) mas­si­ma­men­te e pro­fon­da­men­te a­bi­li­ta­ta di­ret­ta­men­te dal CRISTO nel cor­so del­la sua in­car­na­zio­ne, in modo spe­cia­le per ol­tre 40 anni, in vi­sta di tale com­pi­to as­so­lu­to. La sua i­den­ti­tà non è mai sta­ta di­vul­ga­ta (a­ve­va 94 anni nel Sett. 2013) per­ché ciò - come po­tre­mo ap­prez­za­re più a­van­ti - non è ne­ces­sa­rio né sa­reb­be sta­to u­ti­le o di per sé co­strut­ti­vo.
Ha a­gi­to come uno stru­men­to, e­ser­ci­ta­ta a re­gi­stra­re al com­pu­ter il det­ta­to re­go­la­re e re­go­la­to dal Cri­sto, ma ­niente di di­ver­so o di er­ro­neo.
Egli stes­so lo spie­ga, in un ‘ar­ti­co­lo’ de­di­ca­to:
Non è pos­si­bi­le per me tor­na­re in ter­ra
con qual­si­vo­glia for­ma
– sia come un bam­bi­no,
che non po­treb­be con­te­ne­re le mie po­ten­ti vi­bra­zio­ni,
che come un es­se­re ce­le­ste.
Le mol­ti­tu­di­ni non sa­reb­be­ro in gra­do di ve­der­mi.
Così come ci sono cose vi­ste e avvertite da a­ni­ma­li,
che sono in­vi­si­bi­li al­l'oc­chio u­ma­no,
così Io pure ri­man­go in­vi­si­bi­le alle per­so­ne che sono
su una lun­ghez­za d'onda ter­re­na.
Di con­se­guen­za, ho do­vu­to pre­pa­ra­re la men­te
di un'a­ni­ma e­vo­lu­ta
che ha as­sun­to la for­ma u­ma­na
per por­ta­re il mio mes­sag­gio alla Ter­ra.
Co­lo­ro che sono abbastanza
e­vo­lu­ti spi­ri­tual­men­te per a­scol­ta­re – udranno.
Co­lo­ro che non sono an­co­ra pron­ti, non sen­tiranno
e non sa­ran­no in gra­do di ri­ce­ve­re
– in que­sto tem­po presen­te.
Ma tut­ti gli uo­mi­ni co­pro­no il cam­mi­no ver­so l'alto,
che alla fine con­du­ce ai più e­le­va­ti re­a­mi ce­le­sti.
Una sto­ria ben di­ver­sa - è es­sen­zia­le notarlo - da quel­le di mol­ti­pli­ca­te pre­sun­te ap­pa­ri­zio­ni del Ma­e­stro - che, si badi bene, non è più Gesù di Na­za­reth così come sen­si­ti­vi, veg­gen­ti o che dir si vo­glia pre­ten­do­no che si sia pre­sen­ta­to …
Me­ri­ta anzi at­ten­zio­ne la si­gni­fi­ca­tiva in­tro­du­zio­ne che ella ci of­fre a tale sua e­spe­rien­za. "Before re­a­ding Christ’s Let­ters, you may want to know how this spi­ri­tual e­xercise of tran­smis­sion of con­sciousness was ac­hieved."
Ec­co­ne al­cu­ni e­strat­ti (dal PDF com­ple­to):
Il la­vo­ro pre­pa­ratòrio per far­mi di­ven­ta­re il re­gi­stra­to­re di Cri­sto ebbe i­ni­zio 40 anni fa quan­do da cri­stia­na con­vin­ta, in­con­tran­do gra­vi dif­fi­col­tà come a­gri­col­to­re e chie­den­do a­iu­to a Cri­sto, una ri­spo­sta i­nat­te­sa e po­ten­te mi in­dus­se a rie­sa­mi­na­re e ­scartare ogni dog­ma re­li­gio­so. Un’Il­lu­mi­na­zio­ne ebbe se­gui­to e mi in­di­riz­zò con chia­rez­za ver­so nu­o­ve pro­spet­ti­ve di la­vo­ro e stu­dio. Fon­dai un’a­gen­zia fio­ren­te che trattava con la gen­te. Per set­te anni mi godetti il suc­ces­so e mol­ta fe­li­ci­tà.
Per cre­sce­re nel­la com­pren­sio­ne spi­ri­tua­le, at­tra­ver­sai di­ver­se e­spe­rien­ze u­ma­ne as­sai tra­u­ma­ti­che e, dopo mol­ta sof­fe­ren­za, do­lo­ro­sa­mente e con pro­fit­to, im­pa­rai le loro le­zio­ni e poi le trascesi spi­ri­tual­men­te.
Una sera, in ri­spo­sta alla mia pre­ghie­ra di es­se­re gui­da­ta, la pre­sen­za di Cri­sto di­ven­ne una re­al­tà. Egli mi die­de una pro­va in­con­fu­ta­bi­le del­la sua i­den­ti­tà.
Mi parlò per un'ora, in­vian­do for­ti on­da­te di A­mo­re Co­smi­co at­tra­ver­so il mio cor­po e mi die­de una bre­ve de­scri­zio­ne di ciò che do­ve­vo in­se­gna­re ed in­fi­ne con­se­gui­re. Due set­ti­ma­ne dopo, mi con­dus­se ad un'e­spe­rien­za tra­scen­den­te di U­nio­ne Con­sa­pe­vo­le con "Dio".
Divenni una gua­ri­tri­ce e lo stru­men­to di al­cu­ne gua­ri­gio­ni i­stan­ta­nee.
Sin da­gli anni 1966-1978, du­ran­te al­cu­ni pas­sag­gi im­por­tan­ti del­la mia vita, in ri­spo­sta alle mie do­man­de Cri­sto mi istruì sui prin­ci­pi scien­ti­fi­co-spi­ri­tua­li, oggi spie­ga­ti dal Cri­sto nel­le sue Let­te­re. Nel 1975 ebbi e­spe­rien­za di una not­te di vi­sio­ni che de­scri­vevano e­ven­ti col­lo­ca­ti tra il 1983 e il 1994, tut­ti quan­ti av­ve­ratisi.
Mi fu det­to di nu­o­vo che, in fu­tu­ro, per me ci sa­reb­be sta­to del la­vo­ro da fare.
o­mis­sis
Ne­gli ul­ti­mi quat­tro anni sono sta­ta gui­da­ta at­tra­ver­so un af­fi­na­men­to men­ta­le­­/e­mo­zio­na­le, rag­giun­gen­do il mio tra­guar­do di una pace ed una gio­ia in­te­rio­ri per­fet­te. Cri­sto mi fece pas­sa­re at­tra­ver­so un pro­ces­so di pu­ri­fi­ca­zio­ne gra­dua­le ma mol­to chia­ro. Quan­do fui per­fet­ta­mente li­be­ra dal sé, mal­le­a­bi­le e ri­cet­ti­va, la Voce i­ni­ziò la sua det­ta­tu­ra e le Let­te­re i­ni­zia­ro­no a pren­de­re for­ma.

Que­ste Let­te­re sono in­te­gral­men­te o­pe­ra di Cri­sto.


Du­ran­te la tra­scri­zio­ne del­le LET­TE­RE mi fu det­to chia­ra­men­te che do­ve­vo la­sciar­mi fu­o­ri dal qua­dro, che le LET­TE­RE DI CRI­STO do­ve­va­no es­se­re del tut­to au­to­no­me. Le per­so­ne do­ve­va­no de­ci­de­re per con­to pro­prio se le Let­te­re su­o­navano loro come vere, o se le per­ce­pivano come fal­se.
Io ho tra­scrit­to ciò che a­ve­vo ri­ce­vu­to, mi sa­rei a­do­pe­ra­ta per e­spor­lo al pub­bli­co giu­di­zio do­po­di­ché, qua­lun­que cosa si fos­se ve­ri­fi­ca­ta, sa­reb­be sta­ta ri­go­ro­sa­men­te tra il let­to­re del­le LET­TE­RE e la Co­scien­za di Cri­sto.

Ri­sul­ta­to &  Sin­te­si

“Io, il CRI­STO, co­no­sciu­to
come ‘Gesù’ in Pa­le­sti­na,
più di 2000 anni or sono,
sono ri­tor­na­to
in que­sto mo­men­to più cri­ti­co nel­la sto­ria del mon­do,
per par­la­re a voi.”

9 nu­tri­te LET­TE­RE, pub­bli­ca­te in un li­bro in ven­di­ta nel­l'e­di­zio­ne o­ri­gi­na­le di lin­gua In­gle­se (ed an­che al­tre; nel 2007 l'ac­ces­so alla rete era agli e­sor­di quan­to a vera in­for­ma­zio­ne di mas­sa), dap­pri­ma con il ti­to­lo “CHRIST RE­TURNS - SPE­AKS HIS TRUTH”, ed in se­con­da e­di­zio­ne: “CHRIST RE­TURNS - REVEALS STARTLING TRUTH”; nel con­tem­po tra­dot­te in 10 lin­gue per es­se­re di­stri­bu­i­te gra­tis in tut­to il mondo, gra­zie al for­ma­to e­let­tro­ni­co.
Se­gui­ro­no 16 ar­ti­co­li con­te­nen­ti ul­te­rio­ri in­di­ca­zio­ni ed in­se­gna­men­ti, de­sti­na­ti non solo a far a­pri­re gli oc­chi sui pe­ri­co­li del tem­po pre­sen­te, ma an­che al­l'e­vo­lu­zio­ne de­gli uo­mi­ni du­ran­te i prossimi due mil­len­ni. In­fi­ne un ac­co­ra­to ap­pel­lo agli u­ma­ni.

Il Web rag­giungerà la fol­la ca­pil­larmente ed Egli non chie­de che di es­se­re a­scol­ta­to da tut­ti, più e meglio di 2000 anni fa, quan­do si tra­sferìva a pie­di da un vil­lag­gio al­l'al­tro.

Ed ecco qua lo sche­ma di svi­lup­po del­le LET­TE­RE:

  1. Cri­sto par­la dei mo­ti­vi per cui è ri­tor­na­to, per det­ta­re que­ste Let­te­re. Egli spie­ga che, per mez­zo dei pro­pri pen­sie­ri e del­le pro­prie a­zio­ni, l’U­ma­ni­tà si pro­cu­ra da sola le sue sven­tu­re. Spie­ga per­ché la sua vera mis­sio­ne sul­la Ter­ra non è sta­ta ri­por­ta­ta cor­ret­ta­mente. E­nun­cia che non e­si­ste una cosa come il ‘pec­ca­to con­tro Dio’; che non com­pren­dia­mo la vera O­ri­gi­ne del no­stro Es­se­re. De­scri­ve le sue sei set­ti­ma­ne nel de­ser­to e quel­lo che ac­cad­de ve­ra­men­te - quel­lo che im­parò e come la co­no­scen­za lo trasmutò da ri­bel­le a Ma­e­stro e Gua­ri­to­re.
  2. Con­ti­nua la sto­ria del­la sua vita sul­la Ter­ra, il suo ri­tor­no dal­la ma­dre a Na­za­reth e come fu ri­ce­vu­to! La sua pri­ma gua­ri­gio­ne pub­bli­ca e l’e­nor­me ri­spo­sta. La scel­ta dei di­sce­po­li. I suoi in­se­gna­men­ti au­ten­ti­ci.
  3. Con­ti­nua con gli e­ven­ti del­la sua vita, gli in­se­gna­men­ti, la con­sa­pe­vo­lez­za che la sua per­ma­nen­za sul­la Ter­ra sa­reb­be sta­ta in­ter­rot­ta dal­la cro­ci­fis­sio­ne.
    Le cose che fece tan­to da sca­te­na­re la rab­bia dei le­a­ders del­la re­li­gio­ne E­bra­i­ca.
    Cosa re­al­men­te ac­cad­de e ven­ne det­to du­ran­te ‘l’Ul­ti­ma Cena’, gli at­teg­gia­menti dei di­sce­po­li e la ve­ri­tà ri­guar­do alla sua ‘a­scen­sio­ne’.
  4. Cri­sto ri­pren­de le trac­ce dei suoi in­se­gna­men­ti in Pa­le­sti­na e dice che Gesù, Ma­o­met­to, Bud­dha ed al­tri Ma­e­stri han­no con­ti­nua­to ad e­vol­ver­si spi­ri­tual­men­te, fino ad a­scen­de­re nel­la CO­SCIEN­ZA DI CRI­STO. Cri­sto par­la del­la ve­ri­tà del­la re­la­zio­ne ses­sua­le, an­nun­cian­do che il modo di rap­portarsi tra uo­mi­ni e don­ne è de­sti­na­to a mu­ta­re. Si ve­ri­fi­cheranno pro­gres­si spi­ri­tua­li e ver­ran­no dati alla luce dei bam­bi­ni con un nu­o­vo po­ten­zia­le spi­ri­tua­le.
  5. &
  6. Cri­sto i­ni­zia a spie­ga­re i veri pro­ces­si del­la cre­a­zio­ne. Men­zio­na le cre­den­ze del­la scien­za e del­le dot­tri­ne re­li­gio­se, le ri­get­ta e de­fi­ni­sce la VE­RI­TÀ dell’ES­SE­RE.
    Ac­cen­na alla ve­ri­tà ri­guar­dan­te l’ego u­ma­no - il mez­zo del­l'in­di­vi­dua­li­tà ter­re­na e ­pertanto ne­ces­sa­rio, ma an­che la fon­te di ogni sof­fe­ren­za.
  7. Cri­sto de­scri­ve la ve­ri­tà ri­guar­do all’atto ses­sua­le - che cosa av­vie­ne in ef­fet­ti spi­ri­tual­men­te e fi­si­ca­men­te. Spie­ga come i bam­bi­ni na­sco­no a di­ver­si li­vel­li di co­scien­za. Spie­ga il po­sto de­gli uo­mi­ni e del­le don­ne nell’or­di­ne mon­dia­le.
  8. Cri­sto spie­ga la re­al­tà de­gli uo­mi­ni e del­le don­ne, come vi­ve­re en­tro le LEG­GI dell’E­SI­STEN­ZA e come per­ve­ni­re ad uno sta­to d’es­se­re ar­mo­nio­so e be­ne­det­to, in cui tut­te le cose sono di­spensate in ab­bon­dan­za, la sa­lu­te è ri­sta­bilita e la gio­ia di­ven­ta uno sta­to men­ta­le na­tu­ra­le. Ogni in­di­vi­duo può rag­giun­ge­re que­sto sta­to di beatitudine in­te­rio­re, ed al­lo­ra la pace di­ver­rà la nor­ma.
  9. Cri­sto tira le fila del­le sue al­tre Let­te­re e in­di­ca chia­ra­men­te come su­pe­ra­re l’ego, gua­da­gna­re vera au­tostima e spe­ri­men­ta­re la gio­ia di una per­fet­ta pace in­te­rio­re.
    Sfio­ra i temi raz­zi­smo, re­in­car­na­zio­ne; lan­cia un mes­sag­gio di per­so­na­le so­ste­gno e di A­MO­RE - che Egli È - a tut­ti co­lo­ro che pro­va­no tra­spor­to per le sue Let­te­re.

Ora come al­lo­ra e per con­clu­de­re, alla 9ª Let­te­ra, Egli an­nun­cia, de­li­nea in più pas­si del suo det­ta­to, in­som­ma of­fre a 360° il suo di­ret­to so­ste­gno a chi a­nela ri­ce­ver­lo: un ven­ta­glio di be­ne­fi­ci che nes­su­na chie­sa po­trà mai ga­ran­ti­re né pro­met­te­re; e non oc­cor­re che vo­ler­lo e chie­der­lo se si di­spo­ne di un ve­ri­tie­ro e pro­fon­do im­pe­gno, tra­la­scian­do qua­lun­que cre­den­za tra­di­zio­na­le, fi­glia solo di un sen­ti­to dire se­co­la­re!
Tut­to quel che pos­so ag­giun­ge­re - e lo sot­to­scrivo per e­spe­rien­za quo­ti­dia­na - è che leg­ge­re e ri­leg­ge­re que­ste Let­te­re è come sin­to­niz­za­re la pro­pria sta­zio­ne ra­dio-a­stra­le ri­ce­ven­te su una cer­ta lun­ghez­za d'onda, live e, a poco a poco… è in­ne­ga­bi­le, cam­bia il tuo sta­to d'es­se­re!

  • «Cri­sto ha pro­mes­so nel­le LET­TE­RE che esse a­vreb­be­ro sta­bi­li­to un col­le­ga­men­to tra la men­te del let­to­re e la Men­te del Cri­sto, e che sa­reb­be sta­to dato a­iu­to a com­pren­de­re il si­gni­fi­ca­to pro­fon­do che si cela die­tro le pa­ro­le.
    Mol­te per­so­ne han­no ri­por­ta­to di aver spe­ri­men­ta­to que­sto con­tat­to.
    Mol­te per­so­ne sono sta­te con­sa­pe­vo­li di un af­flus­so di com­pren­sio­ne in­te­rio­re.»
  • Che al­tro dire?
    Da un lato, un ex­cur­sus a dir poco af­fa­sci­nan­te del­la sua vita ed e­spe­rien­za in Pa­le­sti­na, di una va­len­za stra­or­di­na­ria, sia sto­ri­ca che e­so­te­ri­ca.
    Dal­l'al­tro un pro­fi­lo del­l'ego u­ma­no, de­sti­na­to a tra­smu­ta­re alla ra­di­ce ogni im­pul­so e con­di­zio­na­men­to spon­ta­neo, ge­ne­ra­to dal­l'i­stin­to di au­to­affermazione; per so­sti­tu­ir­lo gra­dual­mente con la li­be­ra­zio­ne che de­ri­va, u­ni­ca­men­te, dal­la ri­sa­li­ta spi­ri­tua­le.

    Le no­zio­ni che di­spen­sa, co­sti­tu­i­sco­no il nu­cleo di una co­no­scen­za ri­cer­ca­ta per se­co­li e più an­co­ra, da par­te de­gli stes­si i­ni­zia­ti, con an­che le 'i­stru­zio­ni per l'uso'. Il tut­to tra­smes­so nel­la for­ma u­ma­na più e­le­men­ta­re; la sem­pli­ci­tà è sem­pre sta­ta il più i­nat­tac­ca­bi­le scri­gno del­le ve­ri­tà.

    Del pro­fi­lo Twitter @RitornaCristo, si noterà fa­cil­men­te come ogni post - ri­por­ta­to an­che nel­la gal­le­ria (an­che se or­mai sor­pas­sa­ta) del sito Web christ.di­rect - che con­ten­ga un bra­no del­le Let­te­re, mo­stri quan­to peso e quan­ta ve­ri­tà sia­no con­den­sa­ti in ogni sin­go­la sua fra­se, ve­ri­tà pur de­sti­na­te a scor­re­re tra le tan­te nel­la let­tu­ra con­ti­nua­ti­va del te­sto.
    Da ogni pas­so ivi e­stra­po­la­to ed e­vi­den­zia­to, pro­prio per es­se­re ri-pro­po­sto sin­go­lar­men­te alla ri­fles­sio­ne glo­ba­le, e­mer­ge e si im­po­ne la for­za rap­pre­sen­tativa del vero; su­bli­me o schiac­cian­te che deb­ba por­si.

    Ha sen­so du­bi­ta­re che Cri­sto po­tes­se ser­vir­si del­la rete glo­ba­le? e come me­glio a­vreb­be po­tu­to as­sol­ve­re la sua pro­mes­sa di un ri­tor­no per ri­vol­ger­si al­l'u­ma­ni­tà in­te­ra che ora lo co­no­sce?
    Ri­chia­mo un pas­so dal­le pagg. 19-20 del­la LET­TE­RA n°6:
    Browse the ul­ti­ma­te re­le­a­se here. (in­di­ca la nu­o­va re­vi­sio­ne e­di­to­ria­le. per ora solo in In­gle­se - in I­ta­lia­no è pos­si­bi­le sca­ri­ca­re qua l'in­te­ro li­bro in PDF, gra­tu­i­ta­men­te).
    “Tut­to ciò che gli uo­mi­ni han­no sa­pu­to su un dio su­per-u­ma­no di sor­ta è sta­to trat­to dal­la let­tu­ra del­le de­scri­zio­ni pit­to­re­sche di Dio, date dai pro­fe­ti du­ran­te il loro sog­gior­no sul­la Ter­ra.
    Ri­mar­ca l’il­lu­so­rie­tà del­le cre­den­ze re­li­gio­se il fat­to che i bi­gotti si ri­fac­cia­no solo agli an­ti­chi per la loro ve­ri­tà, dal mo­men­to che non pos­so­no cre­de­re che DIO sia dav­ve­ro re­a­le, e­ter­no ed e­gual­men­te in gra­do di par­la­re alle gen­ti nel­la vo­stra era e quo­ti­dia­ni­tà.
    A voi dunque gioire della Verità e dell'Amore infinito di CRISTO!